Nutrizione sportiva
Per un soggetto sportivo seguire una corretta alimentazione comporta, già nel breve periodo, diversi benefici:
- Miglioramento della performance sportiva;
- Miglioramento del recupero muscolare;
- Miglioramento dell’abilità tecnica;
- Prevenzione di traumi ed infortuni;
- Miglioramento della forma fisica;
- Miglioramento dello stato di salute.
Quando si parla di nutrizione sportiva bisogna innanzitutto fare una distinzione tra lo sportivo amatoriale e lo sportivo professionista: lo sportivo amatoriale è un soggetto che pratica sport con regolarità durante la settimana (generalmente da 2 a 4 volte), che non ha obiettivi finalizzati al raggiungimento di risultati agonisti e che pratica sport principalmente per il mantenimento del suo benessere psico-fisico, lo sportivo professionista è, invece, un soggetto che pratica sport con una frequenza maggiore rispetto all’amatoriale (generalmente 5-7 volte alla settimana) e che alterna periodi di preparazione a competizioni, competizioni e fasi di scarico muscolare.
Premessa questa distinzione, che porta di per se a gestire in maniera differente uno sportivo amatoriale da uno sportivo professionista, occorre fare un chiarimento sui tre aspetti fondamentali sui quali si basa la nutrizione sportiva: l’aspetto quantitativo, qualitativo e cronologico.
Aspetto Quantitativo
Aspetto Qualtitativo
Aspetto Cronologico
L’aspetto quantitativo si pone come obiettivo la definizione di quante calorie fornire allo sportivo e di come distribuirle in termini di micronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) in relazione al suo stato corporeo, alla frequenza con la quale si allena, alla tipologia di sport che pratica e ai risultati che vuole ottenere.
L’aspetto qualitativo tiene invece in considerazione la qualità e la tipologia degli alimenti che vengono inseriti nello schema nutrizionale affinché possano essere non solo utili ma anche funzionali allo svolgimento e all’ottimizzazione della performance sportiva.
Infine, l’aspetto cronologico definisce come distribuire i nutrienti durante la giornata con l’obiettivo di potenziare la resa muscolare durante gli allenamenti e favorire il recupero post-allenamento.
Nella nutrizione sportiva può essere utile l’impiego di integratori alimentari al fine di amplificare l’effetto dell’alimentazione; tra questi, i più comunemente utilizzati sono: aminoacidi ramificati, proteine in polvere, creatina, maltodestrine, L-carnitina, omega3 e pre o probiotici. Bisogna, tuttavia, tenere in considerazione che gli integratori alimentari andrebbero assunti preferibilmente sotto controllo da parte di specialisti e che il loro utilizzo, se l’alimentazione di base non è bilanciata e mirata, può risultare del tutto inefficace.
L’aspetto quantitativo si pone come obiettivo la definizione di quante calorie fornire allo sportivo e di come distribuirle in termini di micronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) in relazione al suo stato corporeo, alla frequenza con la quale si allena, alla tipologia di sport che pratica e ai risultati che vuole ottenere.
L’aspetto qualitativo tiene invece in considerazione la qualità e la tipologia degli alimenti che vengono inseriti nello schema nutrizionale affinché possano essere non solo utili ma anche funzionali allo svolgimento e all’ottimizzazione della performance sportiva.
Infine, l’aspetto cronologico definisce come distribuire i nutrienti durante la giornata con l’obiettivo di potenziare la resa muscolare durante gli allenamenti e favorire il recupero post-allenamento.
Nella nutrizione sportiva può essere utile l’impiego di integratori alimentari al fine di amplificare l’effetto dell’alimentazione; tra questi, i più comunemente utilizzati sono: aminoacidi ramificati, proteine in polvere, creatina, maltodestrine, L-carnitina, omega3 e pre o probiotici. Bisogna, tuttavia, tenere in considerazione che gli integratori alimentari andrebbero assunti preferibilmente sotto controllo da parte di specialisti e che il loro utilizzo, se l’alimentazione di base non è bilanciata e mirata, può risultare del tutto inefficace.