Nutrizione fisiologica

La nutrizione fisiologica si pone come obiettivo quello di contribuire al mantenimento del nostro stato di salute prevenendo la comparsa di malattie e, di conseguenza, aumentando l’aspettativa di vita.

Indice

Nutrizione in età evolutiva

Nutrizione in età evolutiva

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’obesità ed il sovrappeso in età infantile e adolescenziale si confermano tra i principali problemi di salute pubblica: in Italia risultano sovrappeso o obesi il 42% di bimbi con età compresa tra i 5-9 anni ed il 34% di giovani con età compresa tra i 10-19 anni.

In questa fase evolutiva è fondamentale seguire un’alimentazione corretta e bilanciata; a tale scopo, l’approccio più efficace risulta essere quello della rieducazione nutrizionale: la famiglia ed il bimbo/adolescente vengono educati e guidati verso uno stile alimentare sano e bilanciato che consenta di ottenere e di mantenere uno stato di salute ottimale utile a prevenire, nel futuro, la comparsa di patologie. L’obiettivo finale è quindi quello di promuovere nel bimbo/adolescente un sano rapporto con il cibo consolidando buone abitudini alimentari fin dalla giovane età.

Nutrizione in gravidanza e allattamento

Nutrizione in gravidanza e allattamento

L’alimentazione che segue una mamma prima e durante la gravidanza influisce sulla salute del bambino in età infantile e adulta e si riflette, inoltre, anche sulla salute dalla mamma nel periodo post-partum.

Ogni trimestre di gestazione presenta esigenze nutrizionali differenti; risulta quindi essenziale accompagnare la gravidanza con un corretto apporto di nutrienti e di energia al fine di poter ridurre i classici disturbi (nausea, vomito, stitichezza, bruciore di stomaco,…) e di poter fornire tutti i nutrienti utili alla corretta crescita del feto.

Anche l’alimentazione seguita dalla mamma durante il periodo di allattamento è fondamentale per consentire al bambino una corretta crescita e per favorire un riadattamento corporeo della madre in seguito al parto. Seguire un’alimentazione bilanciata e personalizzata durante una fase di vita così importante e delicata di una donna è non solo consigliato ma anche necessario.

Nutrizione in menopausa

Nutrizione in menopausa

Con menopausa si intende la fine dell’età fertile di una donna che si verifica, generalmente, intorno ai 50 anni di età e dopo 12 mesi di assenza del ciclo mestruale; la menopausa è accompagnata da diversi sintomi che variano da donna a donna (aumento di peso, riduzione della libido, insonnia, vampate, osteopenia, osteoporosi, aumento del giro vita,…) i quali possono manifestarsi già negli anni precedenti all’ultimo ciclo nella fase che viene definita peri-menopausa.

Ogni donna dovrebbe essere, dal punto di vista nutrizionale, accompagnata in questa fase di transizione della propria vita, al fine di poter comprendere come modificare la propria alimentazione evitando così cambiamenti corporei drastici e riducendone i sintomi. L’alimentazione in peri-menopausa ed in menopausa è un fattore essenziale da prendere in considerazione se si vuole affrontare questa fase della propria vita al meglio.

Nutrizione in terza età

Nutrizione in terza età

I soggetti con età superiore a 60 anni sono maggiormente esposti a rischio di malnutrizione ovvero una condizione che si verifica quando l’alimentazione non fornisce un corretto apporto energetico e/o un corretto apporto di nutrienti; un soggetto malnutrito è un soggetto fragile e, di conseguenza, maggiormente esposto allo sviluppo di malattie (Diabete di tipo 2, Ipertensione arteriosa, Ipercolesterolemia, Ipertrigliceridemia, Fegato grasso,…). Diversi fattori contribuiscono alla malnutrizione di un soggetto in terza età (problemi di dentizione, alterazione del gusto, problemi di inappetenza, tendenza a seguire un’alimentazione monotona, mangiare spesso in solitudine,…) e se non presi in considerazione possono condurre ad uno stato di fragilità nutrizionale.

L’alimentazione in terza età deve tenere in considerazione i fattori sopracitati ed ha come obiettivo quello di migliorare lo stato di salute del paziente e di prolungare l’aspettativa di vita.